La Curiosa Storia del Vino Spumante e il Re Gliptodonte

Quando si pensa al vino spumante, la mente corre immediatamente al lusso delle bollicine che danzano nel calice, agli eleganti brindisi e alle feste scintillanti. Ma c’è una curiosa storia dietro questo iconico vino che coinvolge un curioso animale preistorico: il gliptodonte.

Il gliptodonte, una specie di armadillo gigante estinta circa 10.000 anni fa, è stato protagonista di un’incredibile scoperta che ha lasciato gli scienziati sbalorditi. Nel 2011, durante degli scavi per la costruzione di una cantina in Argentina, è stata rinvenuta una grande quantità di ossa fossilizzate di questi antichi animali. Ma ciò che ha sorpreso gli archeologi è stata la presenza di residui di tartaro su alcune di queste ossa.

Cos’ha a che fare il tartaro delle ossa di un gliptodonte con il vino spumante? La risposta risale a milioni di anni fa, quando questi enormi animali vagavano per le pianure dell’Argentina. Si ipotizza che, durante la loro ricerca di sostanze nutritive, i gliptodonti abbiano disturbato il terreno, esponendo naturalmente le rocce ricche di minerali.

Tra questi minerali c’era il tartaro, una forma di acido tartarico, che si è accumulato sulle ossa dei gliptodonti nel corso del tempo. Quando le ossa fossilizzate sono state scoperte, gli scienziati hanno notato che il tartaro era stato utilizzato dai gliptodonti come fonte di calcio, ma c’era qualcosa di più interessante: il tartaro aveva assorbito piccole quantità di carbonio, creando un ambiente perfetto per la conservazione.

Questo dettaglio ha portato a una sorprendente scoperta: le ossa dei gliptodonti contenenti tartaro fossilizzato sono diventate il luogo ideale per la conservazione del vino spumante. La Cantina La Floresta, costruita sopra il sito dell’antico ritrovamento, ha scoperto che il tartaro fossilizzato ha la capacità unica di mantenere le bollicine del vino spumante più a lungo, conservandone freschezza e vivacità.

Questa insolita scoperta ha portato alla creazione di una nuova linea di vini spumanti, chiamata “Bollicine del Gliptodonte”, che utilizza le ossa fossilizzate di questi antichi animali per migliorare la qualità e la durata delle bollicine. Un’idea tanto strana quanto affascinante, che unisce la storia della terra con la gioia di un buon bicchiere di vino spumante.

Questa curiosa storia ci ricorda che il mondo del vino è pieno di sorprese e che, a volte, le scoperte più straordinarie possono provenire da fonti inaspettate. E chissà quante altre meraviglie attendono di essere scoperte sotto il terreno, pronte a deliziare e stupire gli amanti del vino di tutto il mondo.